LA SITUAZIONE TIPO: rientrando a casa, il gatto si rifiuta di mangiare il cibo che ha ricevuto durante il periodo in cui è stato ricoverato.
A COSA PENSA IL GATTO: «Questo mi ricorda troppo il mio ricovero in clinica»
Il gatto è un buongustaio, tutti lo riconoscono, ma il fatto che rifiuti un cibo non dipende sempre dal cattivo sapore di quest’ultimo. Può essere associato a un avvenimento spiacevole. È il caso, ad esempio, di un cibo cha ha causato problemi digestivi o è stato somministrato in pensione o durante il ricovero dal medico veterinario. Il senso di disgusto s’instaura molto velocemente e può durare vari mesi, se non tutta la vita. Durante il ricovero, sempre stressante per il gatto, è quindi preferibile, salvo diversa indicazione da parte del medico veterinario, somministrargli il cibo al quale è abituato. E se, in seguito, è necessario cambiare la sua alimentazione sostituendola con cibi dietetici, si raccomanda di aspettare che il gatto si sia ristabilito e sia rientrato nel suo ambiente. In ogni caso, la transizione dal vecchio al nuovo alimento deve avvenire in più giorni, introducendo ogni giorno nella razione un quarto supplementare del nuovo alimento. Al 4° giorno, servite al vostro gatto esclusivamente il nuovo alimento. Questa transizione riduce i casi di rifiuto e. permette al tubo digerente di abituarsi lentamente alla composizione del nuovo cibo.
" Marchesini, Roberto. Dizionario bilingue Italiano-gatto Gatto-italiano: 180 parole per imparare a parlare gatto correntemente (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 201-202). Edizioni Sonda. Edizione del Kindle. "